LO SCHIZZO

In un groviglio d’ispirazioni,

che s’insinua pungente nelle membra e nell’anima,

unificando il piacer che dalla carne invade il sentire,

t’avrei dipinta diversa,

come quello schizzo,

ancora ingenuo,

sul quadro assopito.

Ma anche sì come ti mostri e appari,

nell’ardente duello che donasti all’uomo domato,

nella sua medesima trasformazione,

nel suo viso intento a invecchiare,

e il corpo a rallentare ma a procedere caparbio,

il tuo disegno può definirsi perfetto,

semplicemente tu, vita mia.

F.P.