La pianificazione ed il controllo

La pianificazione di marketing per  un’organizzazione umanitaria prevede che siano organizzati in modo strategico tutti gli elementi di marketing di cui ho fatto cenno.

Come prima cosa, nel piano di marketing, bisogna analizzare la situazione interna ed esterna in cui si agisce. Perciò , sarà importante studiare  l’organizzazione, la sua missione, i suoi punti di forza e di debolezza, individuare il mercato non profit sotto tutti gli aspetti ed i segmenti-target( beneficiari, volontari, donatori ) da soddisfare attraverso un’ offerta mirata. Quindi, si passerà a studiare la concorrenza.

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In secondo luogo, bisogna stabilire gli obiettivi che si intendono raggiungere, ovvero l’ obiettivo generale strategico, gli obiettivi sociali, economico-finanziari, quantitativi e qualitativi. Poi, vengono individuati i mezzi necessari a conseguire tali obiettivi, cioè le politiche di marketing. Esse sono, come ho già enunciato nei precedenti paragrafi: le politiche di prodotto/servizio, di prezzo, di fundraising, di comunicazione e di promozione.

Una volta attuato, il piano di marketing deve essere costantemente sottoposto alla verifica in tutti i suoi aspetti, allo scopo di adottare degli interventi correttivi, ove ce ne fosse bisogno. Il controllo risulta un elemento fondamentale nel marketing non profit in modo da poter rispondere più adeguatamente alle esigenze dei destinatari, verificare i punti di forza e di debolezza dell’organizzazione ed il riscontro della sua immagine all’esterno e realizzare al meglio la sua missione.

Vengono effettuati diversi controlli: il controllo della missione e degli obiettivi, il controllo della redditività sociale, di gestione, del budget, finanziario ( bilancio, rendiconti vari ), delle politiche e strategie di marketing e della domanda.

Il controllo deve essere attuato con grande professionalità ed obiettività, utilizzando varie tecniche, come quella dei  sondaggi. Attraverso il sondaggio è possibile, a volte, poter prevedere il futuro, esaminare  l’attività svolta ed il comportamento della domanda, dei volontari, dei donatori ed apportare le necessarie correzioni utili a raggiungere meglio gli obiettivi statutari. Esistono differenti tipologie di sondaggio: per posta, personale e telefonico.

È necessario che un valido marketing management crei un giusto equilibrio tra tutti gli elementi del marketing e metta in atto delle funzioni specifiche. Per prima cosa, è fondamentale analizzare il mercato sociale sotto tutti i suoi aspetti (fattori di mercato, concorrenza, destinatari, politiche e strategie di marketing). In secondo luogo, vengono messe in atto le attività relative alla gestione del prodotto, cioè lo studio, la ricerca, il lancio di nuovi prodotti, le politiche di prodotto e di prezzo. Quindi, si passa a pianificare e coordinare l’attività di marketing prima che essa venga attuata. Una volta realizzata,  ne viene eseguito un controllo continuo.

Grazie a queste funzioni, il marketing management può integrare le varie funzioni aziendali e gestire ottimamente l’intero processo di marketing non profit, conseguendo i risultati quantitativi e qualitativi necessari a sostenere la missione dell’ organizzazione umanitaria.

In aggiunta a ciò, il marketing management deve avere una grande capacità di esaminare l’ambiente esterno e di anticipare i cambiamenti che si verificano. Esso deve avere anche capacità d’ intuizione, una visione strategica e deve riuscire a mettere in atto in modo efficiente ciò che è stato intuito. È importante, poi, che il management verifichi tutto quello che è stato pianificato così da poter intervenire con politiche e strategie alternative, ove ce ne fosse bisogno.

Da quanto ho detto, perciò, se ne deduce che un buon marketing manager deve avere una formazione multidisciplinare, in modo da saper svolgere differenti funzioni, una conoscenza perfetta dell’ organizzazione, dei prodotti/servizi offerti, del settore di competenza della realtà locale per poter soddisfare al meglio la domanda. Inoltre il marketing manager deve avere un’anima creativa,capacità di formare il personale e dar vita ad un rapporto comunicativo e basato sulla fiducia con collaboratori, dipendenti, volontari, utenti, media.