PENTITI

Per quel ti voglio bene negato per anni e ancora infiniti anni lo negheranno,

per non aver carezzato dolcemente il suo volto che in là mirava, prima che le sue palpebre tangessero la fine,

per aver trascorso un’insensata esistenza assoggettato ad un disonesto tiranno,

per non aver scovato un pizzico di coraggio in una miserabile vita,

per aver proferito milioni di sì, sottacendo le malefatte che, poi, inevitabilmente ti travolsero,

per aver avallato l’agire corrotto e infimo per guadagnar noccioline, da restituire nelle buie celle,

per aver costruito giri di parole ampollosi e speranzosamente convincenti, quando potevi ammettere che figuravi tra i malfattori,

per aver architettato tutto ad arte risultandone l’attore sconfitto, capace neanche di recitare

ma da biasimare,

per non aver per un solo istante provato vergogna nel vestire la tua pelle e le tue corrotte parole,

per aver trascorso la vita nella vile ingordigia piuttosto che negli affetti,

per aver predicato religioni che poi non sei stato capace di mettere in atto,

per essere stato ipocrita con te stesso, prima che col prossimo,

per esserti appropriato del denaro destinato al povero bimbo o per aver sottaciuto l’azione corrotta, dipingendo sul tuo nome l’ombra del peggior reato,

per non aver respirato ogni attimo secondo onestà, rettitudine, onore, rispetto, altruismo e Dignità.

F.P.

PACE

Un conflitto non sanato conduce a nefaste conseguenze;

costoro, uniti dal corrotto cordone ombelicale, e lui, invincibile guerriero impavido, non desiste dal combattere, insegnando la dignità del vivere onesto;

tenta di trovare uno squarcio d’acqua pulita in un mare di sudiciume;

se nessuno con te, con nessuno;

sii pronto al temporale dietro le nubi, a perdere qualche valore lungo la corsa, a dissipare anche un po’ del tuo amore, della tua innata sensibilità e sensualità connessa, ma non permetterti mai un passo indietro;

non badare al numero dei tuoi nemici, accrescono il tuo valore;

il vero vincitore non è colui che è dichiarato tale, ma colui che ha saputo condurre la lunga battaglia con disciplina, tenacia, fermezza d’animo, temerarietà, chiarezza d’intenti, valori sublimi, ma, soprattutto, Dignità;

non solo per te, per i posteri;

giocarsi l’ultima misera carta equivale a dichiarare resa;

attaccare per vendetta dimostra disperazione, oltre che viltà;

piuttosto che celarsi o comportarsi da camaleonte, impara il fare onesto, se ancora il giusto destino, impietosito, te lo concede.

F.P.

GIOCHI DI GUERRA

Appena finirete i giochi, inizieremo a guerreggiare;

quando ormai la disgrazia ha intralciato il tuo disonesto incedere, non versare parole al vento, preferisci tacerle, ti renderanno ridicolo e soggetto a pietà;

se non si rendessero necessari mezzi intermediari, avrebbe già imposto, col suo unico respiro e la sua unica parola, l’onesta supremazia;

avalla il fare corrotto dei miserevoli predecessori, la tua vita ne risulterà contagiata e il tuo destino compromesso;

aggredisci l’uomo giusto e valoroso, non scalfirai mai il suo potere, bensì la tua reputazione;

quando la tua immagine sì è gettata nel fango, ritirati in solitudine; ogni atto futuro sarà soggetto al riso e alla compassione;

dalla tua parte il coraggio, la forza, l’onestà, il sorriso e il sensual piacere di combattere; dalla sua la disonestà, la paura, l’aiuto corrotto e il destino condiviso con ogni reo uomo.

F.P.